giovedì 7 gennaio 2016

50 sfumature d'ufficio

Una mattinata come tante, in ufficio. Sembra, ma non lo è. Da vent'anni ogni giorno gli stessi gesti, gli stessi visi intorno. Rassicurante! Anni di vita da condividere in una convivenza forzata. Rapporti di amore e odio misti con tanta solidarietà tra colleghi, qualche arruffianamento, un po' di sgarbo, una dose di sgomitate. Un sano ambiente lavorativo insomma! Si conosce tutto di tutti in ufficio. O così sembrava fino a quella mattina che al cellulare del caro collega F, (un bravo ragazzo, tranquillo, volitivo e sempre bendisposto nei confronti degli altri. Ragazzo? Sì, ragazzo di quasi mezzo secolo, ragazzo comunque! Dicevamo? Che al cellulare del caro collega F,) arrivano dei messaggi. Uno, due, tre... ben cinque messaggi. Apre il primo e poi lascia le notifiche squillare senza guardare. Un velato sorriso gli si stampa in faccia. Appena si accorge di non aver nessun sguardo su di sé, apre il secondo messaggio. Sente la vena sul collo pulsare. Poi continua a digitare sulla tastiera del suo pc. E ancora il terzo, il quarto. Inizia a sentirsi caldo e a faticare di stare fermo sulla sedia. A stento controlla il respiro. Apre il quinto. Il sangue non gli circola più. Fluisce tutto verso un unico punto che si gonfia, cresce e minaccia di far esplodere la cerniera dei pantaloni. Ma come le sarà venuto in mente inviargli foto del genere mentre lui sta lavorando! Appena possibile si servirà di tutto quel ben di Dio che le foto promettono. Due colleghe un paio di metri da lui tirano giù dei plichi di documenti da revisionare e sistemare altrove. Una sulla scala e l'altra giù, a prendere i plichi ed accatastarli sulla scrivania. Ma quanto chiacchierano queste due! A giorni esce sulle sale cinematografiche il tanto atteso film erotico e loro scalpitano! Cristian e Anastasia fanno furore sulla parola! Già il titolo è un successone! Hanno visto il trailer tanto da impararlo a memoria. Il bacio di Cristian dentro l'ascensore... Solo quello è una goduria! Chi sa il resto! Parlano e sognano. E c'è chi sogna e chi invece ricorda... E il povero collega F cerca di lavorare, tra messaggi che turbano, discorsi che ricordano e paura che le colleghe gli chiedano aiuto, mettendolo sulla scala e passarle i plichi più pesanti...

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