lunedì 18 gennaio 2016

Monte di Venere

Il monte, il profeta, il cespuglio che arde senza bruciarsi. E lui si inginocchia allo squarcio di manifestazione divina che si apre davanti ai suoi occhi. Si trova proprio lì il centro del mondo, è proprio quello l'unico veicolo dell'ascensione al cielo o del ritorno al principio. Tocca il fuoco con le mani, porta la bocca vicino alle fiamme per assaporare la sacralità di un luogo dove si consumano le nozze tra il Cielo e la Terra. Il monte infuocato offre le sue tavole di pietra perché il profeta e non Dio, incida i suoi comandamenti. Lui scrive e il monte arde... Meta sublime di tutti i suoi pellegrinaggi per il resto della sua vita. 

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