giovedì 14 gennaio 2016

One-night stand

Bello lui! Lo guardava con discrezione e speranza di essere notata. E lui la notò. Fece il primo passo come imponevano le regole del gioco. Si presentò. Lei gli sorrise e continuarono a sorseggiare i cocktail colorati cercando di andare oltre la musica alta, la poca illuminazione del club, gli amici che ogni tanto si mettevano in mezzo. "E' una vecchia conoscenza d'infanzia che non incontravo da anni" mentì lei alle amiche che guardavano sbalordite il bel pezzo di figo che si era intrufolato nella compagnia. "Usciamo fuori a fare due passi e raccontarci la vita finora e poi mi accompagna a casa lui. Un tempo abitavamo nello stesso quartiere. Ci sentiamo domani!" Mezze bugie, mezze verità. Non avevano mai abitato nello stesso quartiere e non si erano mai visti prima anche se poi parlando non tardarono a trovare conoscenze in comune. Di passi ne fecero più di due ma verso la casa di lui. Era indubbiamente un bel ragazzo e non era la prima volta che qualche bella femmina ci restava secca. Aveva modi gentili, era un tipo divertente, semplice, che emanava amore da ogni gesto. Portarsele al letto per lui era un gioco. Ci si finiva sempre con naturalezza e lei sembrava cotta a puntino. Un po' di musica dei gusti fini, un altro cocktail. La festa divenne privè. Tutta per loro due e durò fino all'alba. Lei si addormentò tra le sue braccia per riprendere forze e lui rimase a contemplarla. Un esemplare raro senz'altro. Lineamenti fini occhi dal taglio orientale. Le avrebbe chiesto il numero di telefono. Si sarebbe illusa un po' aspettando una chiamata di lui che non sarebbe mai arrivata ma poi se lo sarebbe dimenticato catalogandolo come "un altro stronzo che sparisse." Un po' gli dispiaceva ma questo era l'iter... E poi nella sua vita una donna c'era già. Le accarezzo i capelli di seta la sua pelle morbida e profumata. Altroché se avrebbe voluto rivederla. Avevano condiviso una notte di amore appagante. L'aveva vista dimenarsi sopra di lui in preda ai suoi orgasmi... Avrebbe voluto riviverlo tutto questo, senza complicazioni ed effetti collaterali. Solo questo, nient'altro. Lei si svegliò, l'accarezzo. Dovevano alzarsi ormai per riprendere le proprie vite. Seduto lui sul bordo del letto per un attimo beccò se stesso sognare il prossimo incontro. Lei mise il viso vicino al suo per sentire un altra volta il calore dei loro corpi fondersi. Gli diede un bacio sulla guancia ed entrò in bagno per prepararsi. Quando uscì lui le chiese il suo numero di telefono. "Ci sentiamo se ti va." "Certo!" rispose lei, metà bugia e metà verità. Che si sarebbero risentiti e rivisti era certa ma che ciò le andasse bene, non tanto. Appena lui entrò in bagno lei prese un pezzo di carta, frugò nel suo cellulare e copiò un numero. In macchina erano silenziosi tutti e due. Ognuno nei propri pensieri. Lui in preda ad una voglia di confessarle tutto e chiederle di rivedersi e riamarsi nonostante "il tutto" e lei facendo i conti con quanto piccolo è il mondo... Sotto casa sua lui estrasse il foglio col numero di telefono che poco fa gli aveva dato. "Ti chiamerò" le disse. "Meglio di no!" rispose lei amorevolmente. "Dai, non scherzare! Voglio rivederti!" "Ci rivedremo!" Disse lei ridendo. "La mia migliore amica fa da testimone di nozze ad una sua cugina. Sono invitata anche io! Ma mi raccomando, fai da bravo perché senza lo sposo il matrimonio salta!" "Avrei voluto dirtelo ma non ci riuscivo! Poi erano usciti fuori un sacco di conoscenti in comune! Avevo paura che ti sentissi esposta!" Lei sorrise. "Tesoro mio! Sono adulta e so pararmi da sola!" Estrasse anche lei il suo foglietto col numero di telefono copiato. "Questo è il numero della tua fidanzata, giusto? Sappi che se qualche tuo amico verrà a sapere di noi e della nostra notte, lo userò!"
Si videro un paio di volte ancora in mezzo ad amici in comune e una altra volta prendendo un caffè loro due. Lui le raccontò come si era incastrato tra genitori e fidanzata, tutti accaniti organizzatori di matrimoni, le disse che la pensava sempre che... "ce l'ho ancora il mio foglietto col numero" lo interruppe lei e continuarono a prendere il loro caffè senza ulteriori film mentali...

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