Bello lui! Lo guardava con discrezione
e speranza di essere notata. E lui la notò. Fece il primo passo come
imponevano le regole del gioco. Si presentò. Lei gli sorrise e
continuarono a sorseggiare i cocktail colorati cercando di andare
oltre la musica alta, la poca illuminazione del club, gli amici che
ogni tanto si mettevano in mezzo. "E' una vecchia conoscenza
d'infanzia che non incontravo da anni" mentì lei alle amiche che
guardavano sbalordite il bel pezzo di figo che si era intrufolato
nella compagnia. "Usciamo fuori a fare due passi e raccontarci la
vita finora e poi mi accompagna a casa lui. Un tempo abitavamo nello
stesso quartiere. Ci sentiamo domani!" Mezze bugie, mezze verità.
Non avevano mai abitato nello stesso quartiere e non si erano mai
visti prima anche se poi parlando non tardarono a trovare conoscenze
in comune. Di passi ne fecero più di due ma verso la casa di lui.
Era indubbiamente un bel ragazzo e non era la prima volta che qualche
bella femmina ci restava secca. Aveva modi gentili, era un tipo
divertente, semplice, che emanava amore da ogni gesto. Portarsele al
letto per lui era un gioco. Ci si finiva sempre con naturalezza e lei
sembrava cotta a puntino. Un po' di musica dei gusti fini, un altro
cocktail. La festa divenne privè. Tutta per loro due e durò fino
all'alba. Lei si addormentò tra le sue braccia per riprendere forze
e lui rimase a contemplarla. Un esemplare raro senz'altro. Lineamenti
fini occhi dal taglio orientale. Le avrebbe chiesto il numero di
telefono. Si sarebbe illusa un po' aspettando una chiamata di lui che
non sarebbe mai arrivata ma poi se lo sarebbe dimenticato
catalogandolo come "un altro stronzo che sparisse." Un po' gli
dispiaceva ma questo era l'iter... E poi nella sua vita una donna
c'era già. Le accarezzo i capelli di seta la sua pelle morbida e
profumata. Altroché se avrebbe voluto rivederla. Avevano condiviso
una notte di amore appagante. L'aveva vista dimenarsi sopra di lui in
preda ai suoi orgasmi... Avrebbe voluto riviverlo tutto questo, senza
complicazioni ed effetti collaterali. Solo questo, nient'altro. Lei
si svegliò, l'accarezzo. Dovevano alzarsi ormai per riprendere le
proprie vite. Seduto lui sul bordo del letto per un attimo beccò se
stesso sognare il prossimo incontro. Lei mise il viso vicino al suo
per sentire un altra volta il calore dei loro corpi fondersi. Gli
diede un bacio sulla guancia ed entrò in bagno per prepararsi.
Quando uscì lui le chiese il suo numero di telefono. "Ci sentiamo
se ti va." "Certo!" rispose lei, metà bugia e metà verità.
Che si sarebbero risentiti e rivisti era certa ma che ciò le andasse
bene, non tanto. Appena lui entrò in bagno lei prese un pezzo di
carta, frugò nel suo cellulare e copiò un numero. In macchina erano
silenziosi tutti e due. Ognuno nei propri pensieri. Lui in preda ad
una voglia di confessarle tutto e chiederle di rivedersi e riamarsi
nonostante "il tutto" e lei facendo i conti con quanto piccolo è
il mondo... Sotto casa sua lui estrasse il foglio col numero di
telefono che poco fa gli aveva dato. "Ti chiamerò" le disse. "Meglio di no!" rispose lei amorevolmente. "Dai, non scherzare!
Voglio rivederti!" "Ci rivedremo!" Disse lei ridendo. "La mia
migliore amica fa da testimone di nozze ad una sua cugina. Sono
invitata anche io! Ma mi raccomando, fai da bravo perché senza lo
sposo il matrimonio salta!" "Avrei voluto dirtelo ma non ci
riuscivo! Poi erano usciti fuori un sacco di conoscenti in comune!
Avevo paura che ti sentissi esposta!" Lei sorrise. "Tesoro mio!
Sono adulta e so pararmi da sola!" Estrasse anche lei il suo
foglietto col numero di telefono copiato. "Questo è il numero
della tua fidanzata, giusto? Sappi che se qualche tuo amico verrà a
sapere di noi e della nostra notte, lo userò!"
Si videro un paio
di volte ancora in mezzo ad amici in comune e una altra volta
prendendo un caffè loro due. Lui le raccontò come si era incastrato
tra genitori e fidanzata, tutti accaniti organizzatori di matrimoni,
le disse che la pensava sempre che... "ce l'ho ancora il mio
foglietto col numero" lo interruppe lei e continuarono a prendere
il loro caffè senza ulteriori film mentali...
Nessun commento:
Posta un commento